Non dite a mia madre che lavoro in pubblicità…
Se penso alla prima esperienza a inizio anni ’90 con Dialogo srl, quando esordii come junior Account per il cliente Newsweek International, concludo di essere stata molto fortunata: un cliente prestigioso che aveva scelto una piccola Agenzia di qualità e che per anni mi fece recapitare il suo magazine dimostrando un’amicizia e una costanza inattesi.
Quello della comunicazione è un mondo solo all’apparenza più frivolo della sicurezza.
In molti pensano di essere in grado di sviluppare progetti in modo professionale solo perché in possesso di una facile parlantina e di una buona penna. In realtà è un mondo molto severo con chi non ne rispetta i canoni. La sanzione in questo caso non arriva dall’ASL competente per territorio, bensì dal mercato.
Oggi, con le potenzialità e la rapidità introdotti sul fronte digital, bisogna saper governare anche il web e i social media e gli aspetti tecnici sono tutt’altro che dettagli. La trascuratezza dei messaggi, o un posizionamento strategico errato, possono ledere l’immagine o portare a un flop degli obiettivi di brand awareness e commerciali.
Per questo mi piace collaborare con piccole Agenzie dal volto umano e un serio approccio qualitativo, come Vailati & Savarro srl, per cui oggi sono senior Account su progetti mirati e, talvolta, scrivo. Tra i clienti seguiti direttamente, istituzioni culturali e linguistiche come Fondazione Fiera Milano e Institut français Italia e Milano, compagnie aeree come Lufthansa e SWISS, clienti di ambito Real Estate come IPI Spa.
Il mio primo amore professionale rimane così in parte ancora presente, fil rouge piacevole e stimolante, a ricordarmi che gli anni possono passare ma le grandi passioni non muoiono mai.
Foto: Cristina Falzolgher